Discussione: Elaborazione TRX2,5R
Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 07-03-2008, 11:43   #10
Dave Rotella
Amministratore
 
L'avatar di Dave Rotella
 
Registrato dal: May 2005
residenza: Bologna
Età : 48
Messaggi: 3,405
Potenza della reputazione: 57
Dave Rotella is just really niceDave Rotella is just really niceDave Rotella is just really niceDave Rotella is just really nice
Parte 1 - Albero Motore

Bravo Sbinf!

Complimenti per l'impegno, intraprendenza e l'ingegno ,
se mi permetti ti vorrei dare qualche piccolo consiglio.

Il lavoro in generale sul motore l'hai iniziato bene, ma hai tirato via sul finire.

Partirei con l'albero motore, con tutti i lavori che hai fatto ti sei dimenticato di fare la cosa + importante, quella che lei da sola avrebbe dato gli stessi risultati dell'aver fatto solo le altre modifiche.

Quando lavori su un albero di questo tipo, la prima cosa da fare è aumentare il diametro di aspirazione dello stesso, solo in un secondo momento ha senso fare i baffi d'anticipo, capisci anche tu che se l'aspirazione principale ti fa da collo di bottiglia tutto il resto che ne consegue ha effetto poco e nullo perché il flusso principale non sarà mai sufficiente per alimentarlo.



Ti consiglio di aumentare il diametro interno di almeno 1mm perché tu possa apprezzare a pieno tutte le altre modifiche.

Seconda cosa, i baffi che si vedo in questa foto sono ben eseguiti, ma non sono accuratissimi in termini di fluidodinamica.



Quel prominente scalino che hai lascito sul baffo + in basso, risulterà essere per la miscela un salto enorme da fare, questo salto ti creerà turbolenza all'interno del carter, turbolenza che darà noia ai flussi di aspirazione, spesso questo tipo di sviste possono dare l'effetto esattamente contrario a quello voluto.

In secondo luogo, per capirne l'effettiva efficacia, andrebbero visti dall'alto dei carter e nei giusti tempi di aspirazione, ovvero, il tuo tempo d'aspirazione è dato dalla corrispondenza dell'apertura sull'albero rispetto all'imbocco del carburatore, i baffi, devo coincidere con l'inizio dell'aspirazione e terminare con lei e mai dopo, risultato, un rallentamento della velocità assiale del pistone.

Inoltre, in riferimento al discorso della bilanciatura dell'albero, tu che Nik, avete entrambi sia ragione che torto.
Ovvero, è giusto dire che la bilanciatura dell'albero è necessaria solo su motori pluricilindrici, perché se cosi non fosse il motore non avrebbe una resa efficiente perché i vari cilindri potrebbero non lavorare sincronizzati causando una perdita di potenza o addirittura una rottura dell'albero.
D'altra parte nel monocilindrico la bilanciatura è fondamentale perché il motore funzioni a dovere, l'errore sta nella definizione, in realtà sarebbe più giusto chiamarla "Sbilancitura", ma se tutti la chiamassero cosi, nessuno ci darebbe peso e i motori si fracasserebbero tutti.

Vi spiego:
Prendete un qualunque albero motore per monocilindrico, più questo albero motore sarà piccolo più la cosa che vi sto per spiegare sarà evidente, nel nostro caso, visto che si tratta di micro motori, vi balzerà immediatamente all'occhio.
Prendete l'albero e appoggiatelo su una superficie piana e rigida per diminuire gli attriti al minimo permettendogli di rotolare nella posizione più a lui favorevole, noterete che in qualunque posizione voi lo metterete, lui tornerà sempre e solo nella stessa posizione e cioè, con la massa verso il basso, il foro d'aspirazione verso l'alto e il bottone di biella in alto a dx o sx, mai al centro (il dx o sx determinerà il senso di rotazione del motore in lavoro).

Perché succede questo, e perché è cosi importante questa bilanciatura???
Tutti conosciamo il funzionamento di albero e biella ovvero il principio per cui possiamo trasformate un moto assiale in moto rotatorio e tutti conosciamo il principio di funzionamento e le fasi meccaniche di un motore termico chiamato 2 tempi, ovvero in una rotazione completa dell’albero abbiamo: aspirazione/compressione, scoppio/scarico.

Ora, la posizione naturale dell’albero che abbiamo visto prima, determina l’inizio del nostro ciclo otto, lasciando perdere l’avviamento che non può causare danni e supponendo che il nostro motore sia già accesso abbiamo una serie infinita di cicli uno conseguente all’altro, la prima fase, e quindi la prima mezza rotazione dell’albero è data da l’aspirazione e la compressione conseguente al ciclo precedente.
Provate a pensare, se dopo lo scoppio precedente, dove il pistone vuole a tutti i costi scendere verso il basso, cosa succederebbe se il bottone di biella non si trovasse spostato rispetto l'asse del cilindro ma si trovasse esattamente nel punto morto superiore??? Avreste un allineamento tale da creare una resistenza drammatica e li dopo, qualcosa si rompe, vedi pistoni bucati, teste che saltano o bielle che se ne fuggono dai carter.

A questo punto, la nostra prima mezza rivoluzione è fatta, il pistone è sceso e fin qui è tutto andato per il meglio, ma l’altro mezzo giro?!? Chi mi riporta il pistone in alto???
La massa dell’ albero!!! Se quella “sbilanciatura” di cui parlavamo prima, non fosse più sufficiente a riportare il bottone di biella nella posizione di partenza del nostro ciclo, come faremmo ad iniziarne correttamente un altro?
Immaginate che quella massa sia diminuita di quel poco che il bottone di biella non riesce più a oltrepassare il punto morto superiore, se la sfiga vi assiste, si potrebbe fermare esattamente in centro e vi ritrovereste come prima con un motore a brandelli, oppure nella maggioranza dei casi, il bottone di biella non passa la metà e il vostro albero invece che continuare la rotazione torna indietro e poi si spegne perché della miscela non ne ha sentito nemmeno l’odore.




Con questo vi ho spiegato a grandi linee il funzionamento dell'albero e l'importanza della bilanciatura, ora devo scappare, dopo se ho tempo vi spiego altri trucchetti e dove migliorerei le luci rispetto le foto postate dal buon Sbinf.
__________________
-----------------------------------------------------------------------------

No Guts No Glory
Dave Rotella non è in linea   Rispondi quotando